domenica 31 marzo 2013

Barabba – La storia dell’uomo che il popolo salvò al posto di Gesù nella nuova miniserie trasmessa da Rai 1 in occasione della Pasqua

Barabba

In occasione della Pasqua, lunedì 1° aprile e martedì 2 alle 21.10, Rai 1 trasmetterà in prima tv la nuova miniserie in due puntate prodotta da Rai Fiction e Compagnia Leone Cinematografica, in associazione col canale americano ReelzChannel “Barabba”, l’uomo che il popolo di Gerusalemme salvò al posto di Gesù.

Protagonista della fiction diretta da Roger Young, tratta dal romanzo di Pär Lagerkvist, premio Nobel per la Letteratura, è Billy Zane, nella parte di Barabba; Cristiana Capotondi e Anna Valle sono le protagoniste femminili. Nel cast anche Marco Foschi, Filippo Nigro, Paolo Seganti, Franco Castellano, Hristo Shopov.

La storia del ladro senza scrupoli, violento e malfattore, che la gente di Gerusalemme scelse di liberare al posto del “figlio di Dio”, Gesù di Nazareth. Lo stesso Gesù che quella folla, dopo averlo a lungo acclamato come Messia, scelse con quella decisione di condannare alla crocefissione.

Nella Giudea del primo secolo esisteva una usanza che consentiva al popolo, nel giorno della festa di Pasqua, di liberare un prigioniero condannato a morte. Ponzio Pilato, governatore di quella provincia romana, rispettò la tradizione e chiese al popolo chi volesse liberare: Gesù o Barabba? Barabba, gridò la folla, salvandogli la vita.

Da quel momento il destino di Barabba sarà indissolubilmente legato all’uomo morto sulla croce per la salvezza di tutti gli uomini, un mistero incomprensibile che li unirà per sempre.

Le vicende raccontate nella film tv non sono una semplice trasposizione dell’episodio riportato dai Vangeli, ma una ricostruzione romanzata della controversa figura del “ribelle” Barabba, prima e dopo la morte di Cristo sulla croce, scritta dallo scrittore svedese Pär Lagerkvist, nell’omonima opera letteraria con la quale, nel 1951, ottenne il premio Nobel per la Letteratura.

Dietro la macchina da presa di questa importante coproduzione internazionale c’è il regista statunitense Roger Young, già direttore di serie televisive di successo come “Law & Order” o “The Closer”, ma anche di fiction di carattere storico come “Imperium”, “Augusto”, “Roma”, “La Bibbia”, “Jesus”, solo per citarne alcune.

Americano ma di origini greche l’attore scelto come protagonista, Billy Zane, una carriera in ruoli da cattivo, l’ultimo nel “Re Scorpione 3”, nei panni del perfido sovrano Talus, ma il grande pubblico lo ha conosciuto nel film “Titanic” di James Cameron dove interpretava Caledon “Cal” Hockley, il fidanzato di Rose .

Zane ha impersonato un Barabba barbaro e brutale, che l’amore per Ester, avvicinerà al cristianesimo e che la consapevolezza della parola di Dio trasformerà in uomo di fede.

Il resto del cast, tutto italiano, vede protagonisti Cristiana Capotondi nel ruolo della dolce e mite Ester, una ragazza timida e pura, seguace di Gesù; Anna Valle è Claudia, giovane e tormentata moglie di Pilato, il prefetto della Giudea il cui ruolo è stato affidato a Filippo Nigro; Marco Foschi interpreta Gesù; Franco Castellano è l’apostolo Pietro; Paolo Seganti è Valerio Flacco; mentre Matteo Branciamore impersona Giuda Iscariota.

Nel cast internazionale, anche l’attore bulgaro Hristo Shopov (Ponzio Pilato nel film di Mel
Gibson
“La Passione di Cristo”), interpreta il capo degli Zeloti Kedar che, come Barabba, vive di furti e rapine e che in breve tempo diventerà per lui una guida e quella figura paterna che gli è sempre mancata.

Le riprese del film “Barabba” si sono svolte in Tunisia, tra Monastir ed Hammamet, in un agosto torrido (si girava anche con 49° di temperatura), location che hanno restituito, però,
i paesaggi e la luce autentica della Palestina. Il soggetto e la sceneggiatura sono di Francesco Scardamaglia, Nicola Lusuardi e Salvatore Basile. Le musiche sono composte, orchestrate e dirette da Paolo Vivaldi.

Trama completa:

Parte prima
Nella Gerusalemme che vive la presenza rivoluzionaria di Gesù Cristo, Barabba conduce una vita di espedienti, crimini e furti. È un uomo rude, deciso, disincantato, pronto a tutto pur di sopravvivere. Durante le nozze di Cana, mentre Gesù compie il miracolo dell’acqua trasformata in vino, Barabba compie un furto nella villa in cui si festeggiano le nozze.
Sorpreso da Lezer, l’intendente della villa, Barabba lo colpisce con violenza e lo stordisce, poi si dà alla fuga. Parte del bottino viene speso da Barabba in un lupanare di Gerusalemme. Qui conosce Ester, una giovane donna, timida e pura, seguace di Gesù. Barabba ne è attratto, colpito dalla sua dolcezza, come se vedesse in lei tutto ciò che non potrà mai avere ed essere.
Barabba “compra” Ester e la porta con sé ma, proprio a causa della purezza della donna, non riesce a possederla.
Ester riprende a seguire Gesù, ad ascoltare le sue parole. E tra la folla che ascolta il Messia, conosce Claudia, la giovane e tormentata moglie di Pilato. Tra le due donne nasce una tacita amicizia. Claudia è una donna tormentata, che comincia a trovare nelle parole di Gesù il conforto di cui sente il bisogno: ferita com’è dall’impossibilità di avere figli e dalla lontananza spirituale di Pilato, impegnato dal suo ruolo politico e marito assente, seppur innamorato. Lontananza resa ancora più profonda dalla preoccupazione con cui Pilato vive la presenza di Gesù a Gerusalemme, una presenza vissuta come una minaccia per Roma e per la pace. Ma, nel frattempo, Barabba viene catturato da Lezer e dai suoi uomini e gettato, esanime, nella Gehenna, tra le fiamme e i lebbrosi che vi trovano rifugio.
È proprio Ester a salvare Barabba, con l’aiuto di Claudia. Ma mentre Claudia, tornata a casa, ha un aspro confronto con Pilato che la diffida a seguire ancora Gesù, Barabba manda via Claudia che l’ha appena salvato da morte sicura: è come se temesse di essere indebolito dall’amore che potrebbe provare per lei. Nel corso di una scorribanda contro i soldati romani, Barabba conosce Kedar, capo degli zeloti. Anche Kedar vive di furti e rapine, ma per uno scopo preciso: spingere il popolo a ribellarsi ai romani per riconquistare la libertà e la sovranità di Israele. In breve tempo, Kedar diventa una guida per Barabba, la figura paterna che gli è sempre mancata. Kedar e Barabba organizzano una rapina ai danni di Licinio Tellure, un nobile romano. Ma per avere accesso nella sua villa, devono fingersi gladiatori e combattere nell’arena.
Nel frattempo, Ester si è legata ancora di più alla figura di Gesù, seguendolo e servendolo. Barabba ne è geloso e, a sua volta, si convince che il popolo di Israele potrà essere liberato solo con la forza e la ribellione e non con le parole di pace che predica il Messia. Così si riavvicina ad Ester e trova la forza per mostrarle il suo amore. Per la prima volta, i due si amano.
Ma Barabba deve di nuovo allontanarsi per raggiungere Kedar. La rapina ai danni di Licinio Tellure ha successo, ma Kedar viene ferito a morte. Barabba lo piange come un padre. È l’inizio della sua presa di coscienza…
Barabba ritrova Ester e viene a sapere che la giovane donna aspetta un figlio da lui. Scosso, Barabba riesce a incontrare Gesù, nella speranza di trovare in lui un capo che voglia condurre la guerra contro i romani. Ma rimane deluso dalle parole di Gesù che predica la pace e rinnega le armi. La situazione sta per precipitare: Gesù, visto ormai come un pericolo sempre più incombente, sta per essere catturato.

Parte seconda
L’odio di Iezer consegna Barabba ai Romani che lo arrestano nelle stesse ore in cui, per la pressione di Caifa e di tutti i sacerdoti del tempio, Pilato ordina l’arresto di Gesù. Nel buio del carcere Barabba lo sfida: perché se davvero Lui è il Re dei Giudei non impugna la spada contro i nemici di Israele?
La legge prevede che il giorno di Pasqua venga chiesto al popolo quale prigioniero liberare. Pilato rispetta la tradizione, chiede al popolo di Gerusalemme se preferisce che venga liberato Gesù o Barabba. Il popolo sceglie Barabba. Da questo momento il destino di Barabba sarà per sempre intrecciato a quello di Gesù dal filo misterioso di una volontà superiore. Perché il popolo ha scelto Barabba invece di Gesù? E perché Gesù, che tutti credono il Re dei Giudei, accetta di morire senza impugnare la spada?
La risposta gliela offre Giuda Iscariota, l’uomo che ha consegnato Gesù ai romani. Giuda sostiene che Dio ha scelto Barabba perché Barabba è il Messia. Giuda conduce Barabba da Pietro ma proprio in quel momento, il cielo si oscura. Barabba si precipita sul Golgota, i fedeli piangono Gesù spirato sulla croce. Tutto sembra finito. Che davvero Giuda avesse ragione?
Barabba raggiunge Ester nella Gheennà, ha deciso di partire assieme a lei, andranno lontano e ricominceranno da capo. Ma Ester gli rivela che il giorno del suo arresto ha perso il bambino.
Non può andarsene perché deve servire gli ammalati e i derelitti in attesa di Gesù. Ester crede infatti che Gesù non sia morto ma si prepari a tornare. Barabba non può credere a questa follia, eppure il dubbio lo tormenta. Raggiunge Lazzaro, l’uomo che Gesù ha risorto dalla morte, ma nemmeno lui possiede risposte. Si può solo credere oppure no. Barabba però non può credere, le parole di Giuda gli risuonano nella mente.
Forse davvero lui è il Messia? Se è così non resta che impugnare la spada. Ma proprio mentre rivela i suoi piani ai compagni Zeloti, arriva la notizia che il corpo di Gesù è scomparso!
Barabba si precipita, è certo, almeno quanto lo è Pilato, che si tratti di una messa in scena. Inizia una febbrile caccia alla verità che porta Barabba a rischiare la vita pur di penetrare nel carcere dove sono tenuti segregati i soldati del sepolcro. Ma nemmeno loro hanno una risposta. Non sanno cosa sia successo. Sono stati accecati… e il corpo di Gesù è scomparso.
L’ira dei Romani si abbatte intanto contro i cristiani. Iniziano rappresaglie e persecuzioni. Ester viene sorpresa a predicare la parola di Gesù e lapidata. Barabba reagisce furioso, è ora di rompere gli indugi, decide che attaccherà e ucciderà Ponzio Pilato. Ma qualcosa va storto e Barabba cade in una trappola assieme ai suoi uomini. Siccome Barabba è stato graziato nel giorno di Pasqua, Pilato non può ucciderlo, ma lo chiude in una cella buia dove passerà il resto dei suoi giorni. Claudia, la moglie di Pilato, convertita al cristianesimo, viene sorpresa sulla tomba di Ester e martirizzata da fanatici ignari della sua identità. In punto di morte, Claudia prega Pilato di salvare la vita a Barabba. Pilato lo promette e allo scadere del suo mandato, appena prima di rientrare a Roma, ordina che Barabba venga trasferito alle miniere di Cipro.
Sono trascorsi alcuni anni. Le miniere sono un inferno. I prigionieri vengono sottoposti a ogni genere di sopruso. I cristiani, una volta scoperti, vengono uccisi senza pietà. Barabba si unisce a loro, per capire il mistero che li muove e per sfidare Roma. Vorrebbe guidarli nella rivolta contro l’oppressore, ma loro scelgono morire in nome di Cristo piuttosto che ribellarsi ai Romani. Una scelta che Barabba non può accettare né condividere. Per questo li rinnega. E rinnegandoli si salva la vita e viene inviato a Roma dove il suo destino si incrocia ancora una volta con quello di Pilato.
Pilato ha saputo della sua condotta alle miniere e lo ha voluto vedere. Ha bisogno di lui. Gli racconta di avere una nipote, giovanissima, che si è convertita ed è scomparsa tra i cristiani. Pilato vuole che Barabba si infiltri nella comunità cristiana e la trovi. In cambio avrà denaro e libertà.
Barabba accetta, scopre dove si radunano i cristiani e riesce a farsi ammettere alla presenza di Pietro. I due uomini si riconoscono. Pietro confida al giovane Marco, che resterà nella storia come autore di uno dei Vangeli, che Barabba è venuto per compiere il disegno di Gesù. L’incontro coi cristiani, il mistero incomprensibile della loro fede, ha profondamente turbato Barabba, ma Pilato esige il rispetto dei suoi impegni.
Barabba intuisce che la giovane nipote di Pilato non esiste, era solo un inganno per convincerlo a collaborare. Pilato voleva solo conoscere i luoghi dove trovare i cristiani. Ma quando Barabba scopre di essere stato ingannato è troppo tardi. Il piano di Pilato è ormai scattato. Roma viene incendiata, la colpa verrà data ai cristiani che per questo verranno tutti arrestati e uccisi. Barabba si precipita ad avvisare Pietro e i suoi seguaci pregandoli di mettersi in salvo. Ma tutti ormai lo considerano un traditore. Barabba è solo. Non gli resta che abbandonare Roma grazie alla libertà che si è conquistato a così caro prezzo.
Una volta uscito dalla città, per la prima volta, comprende il senso del suo destino. Decide che restituirà la vita che gli è stata donata quando Gesù è morto al posto suo sulla croce. Barabba si presenta a Pilato, vuole offrirsi in cambio della salvezza di Pietro. Pilato dapprima si rifiuta, ma il ricordo del destino che li ha accomunati fin dalla morte di Gesù e soprattutto la memoria di Ester e Claudia, entrambe morte per testimoniare la sua parola, inducono Pilato ad accettare.
Barabba viene condotto al carcere Mamertino… ma Pietro non può accettare la sua offerta, Gesù gli è apparso e ora sa che deve accettare il martirio. Pietro vuole che sia il giovane Marco, il futuro evangelista, a vivere. Il destino di Barabba trova così compimento congiungendosi al destino dei cristiani per la salvezza del messaggio di Gesù. Ed è sulla croce che Barabba finisce i suoi giorni, finalmente illuminato, nei suoi ultimi istanti, dal volto di Cristo e dalla fede in Lui.

Interpreti e personaggi: Billy Zane (Barabba), Cristiana Capotondi (Ester), Filippo Nigro (Pilato), Anna Valle (Claudia), Marco Foschi (Gesù), Hristo Shopov (Kedar), Paolo Seganti (Valerio Flacco), Franco Castellano (Pietro), Mariacristina Heller (Samira), Giampiero Judica (Iezer), Valentina Carnelutti (Maria), Matteo Branciamore (Giuda Iscariota), Tommaso Ramenghi (Dan), Diego D’Elia (Sahak), Luca Fiamenghi (Marco), Alessandra Costanzo (Tamar), Luigi Di Fiore (Druso Pollione), Lorenzo Balducci (Lazzaro), Roberto Zorzut (Rabbi Abiram), Iaon Gunn (Elon), Nicola Sorrenti (Licinio Tellure).

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“Barabba” Soggetto e Sceneggiatura Francesco Scardamaglia, Nicola Lusuardi, Salvatore Basile. Aiuto Regista Simone Frattari. Direttore di Produzione Marco Olivieri. Casting Teresa Razzauti. Suono di presa diretta Paolo Lucaferri. Mixage Alessandro Checcacci. Edizione Gianni Monciotti. Costumi Alessandro Lai con la collaborazione di Tiziano Musetti. Scenografia Francesco Cotone. Montaggio Alessandro Lucidi. Fotografia Vincenzo Carpineta. Musiche Composte orchestrate e dirette da Paolo Vivaldi - Edizioni Musicali Raitrade e Compagnia Leone Cinematografica. Organizzatore Generale Nicolò Forte. Produttore Esecutivo Marco Dionisi. Supervisore RAI Edizione Italiana Silvana Landi. Produttori RAI Paola Pannicelli, Filippo Rizzello. Prodotto da Francesco e Federico Scardamaglia (A.P.T.). Diretto da Roger Young. Ufficio stampa Cecilia Del Vecchio.

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